- Le sanzioni contro la Russia intendono «indebolire la capacità del Cremlino di finanziare la guerra». Ma secondo Josep Borrel «le battaglie che vedremo nell'est dell'Ucraina avverrebbero anche con l'embargo al gas e al petrolio russo».
- Servirebbe che le istituzioni spiegassero, in maniera fruibile anche a non “addetti ai lavori”, ipotesi di scenario circa gli effetti delle sanzioni sull’andamento del conflitto, chiarendo altresì se quelle già adottate stiano funzionando e se basti l’attuale approccio graduale o siano necessarie misure più estreme.
- Occorrerebbe anche chiarire come le sanzioni già adottate, nonché quelle a cui si sta pensando, graveranno su cittadini e imprese. Conoscere il costo della pace serve ad acquisire consapevolezza sul valore della pace stessa, senza paternalistiche edulcorazioni.
Da giorni si discute sulla frase del presidente del Consiglio, Mario Draghi, riguardante l’alternativa fra la pace e i condizionatori accesi. L’espressione ha inteso sottolineare - in maniera abbastanza semplicistica - che le sanzioni contro la Russia per l’aggressione all’Ucraina hanno un costo per i cittadini. Ma cosa sanno i cittadini circa gli effetti delle sanzioni sulla guerra e gli impatti che esse avranno sull’economia italiana, e di conseguenza sulle loro vite? Le sanzioni alla Russi



