Oggi la scuola è in crisi, i ragazzi sono in crisi – di scuola si parla sempre così -, tra colleghi si parla così, in vacanza tra genitori si parla così, persino tra studenti si parla così quasi emulando la chiacchiera degli adulti. La pandemia ha dato ancora più la stura ai discorsi sulla crisi della scuola; non fosse altro che per la prima volta a scuola si è visto dove e come si vive e si studia, e nelle case si è visto in diretta come si può fare lezione oggi e nelle scuole: maestre impacciate, ragazzi avviliti, docenti disattenti. 

Anche sui giornali e nella politica il dibattito sulla scuola è spesso deprimente: episodico, mal informato, sensazionalistico, privo di dati, povero di racconti e esperienze, per nulla attento alla didattica. 

Tempo pieno vorrebbe riuscire a alimentare un dibattito qualificato sulla scuola e sul mondo dell’educazione in generale. Uno spazio stabile sul sito che ogni lunedì approderà anche sulle pagine del giornale. Ci impegneremo perché le lettrici e i lettori diventino quella larga comunità educante che si ritrova intorno a un giornale: consapevoli di come la scuola si è trasformata, di come si può trasformare e di come non si sta trasformando. 

E proprio per questo proveremo a rovesciare – attraverso analisi, inchieste, racconti, bibliografie aggiornate, confronti internazionali, le voci di chi vive la scuola e di chi la immagina – l’idea che sia un posto sempre uguale a sé stesso, e quindi implicitamente immutabile. 

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