Sono d’accordo con Chiara Valerio quando ha scritto che quelle parole consolatorie non avrebbero dovuto essere sottoposte a giudizio perché noi non avremmo dovuto ascoltarle. Ciò su cui vorrei soffermarmi sono proprio i verbi al condizionale: il condizionale è il modo verbale del desiderio, in questo caso di un mondo orientato verso la compassione e la distinzione dei contesti. La dura realtà è che ormai i contesti stanno scomparendo
È accaduto che il ventunenne Filippo Turetta, perso in un groviglio disperato di ossessione e pregiudizi, di inferiorità e potere, di immaturità e ferocia, abbia ucciso bestialmente la propria fidanzata Giulia Cecchettin, programmando il delitto e poi la fuga. È accaduto che sia stato riacciuffato dalle forze dell’ordine e condotto in carcere, dove attende il processo e la pena che giustamente gli verrà inflitta dalle leggi della civile convivenza. Ha minacciato il suicidio, ma probabilmente gli



