- Vaccinare è un atto medico, soprattutto pensando a questi vaccini in cui il rischio di crisi anafilattica, per quanto raro (uno su centomila) è dieci volte maggiore che negli altri vaccini.
- A questo si aggiunge la complicazione di dover fare due dosi a distanza di un paio di settimane, registrare le persone, organizzare i richiami, spiegare…
- Voler vaccinare la maggioranza della popolazione per arrivare a una immunità diffusa implica fare in fretta, perché non si sa ancora quanto possa durare l’immunità conferita dal vaccino.
L’avvio della campagna vaccinale non è stato bruciante, diciamolo. Alla messa cantata dell’avvio della campagna vaccinale il 27 dicembre è seguito un discreto flop, che alimenta nervosismi e legittime preoccupazioni. Interpellato dallo scrittore Antonio Scurati sul Corriere della Sera, il commissario straordinario Domenico Arcuri risponde che è tutto sotto controllo, il piano di distribuzione dei vaccini è impostato e ora spetta alle regioni. Ma non è così. In realtà Arcuri si limita a enumerare



