- Anche se i regimi autoritari sono ancora forti, le società arabe sono cambiate dal di dentro e aspirano alla democrazia.
- La secolarizzazione avanza e quasi il 20 per cento dei giovani si dichiara senza religione.
- Gli ostacoli più forti alla democrazia rimangono la mancanza di benessere e lavoro e la sfida del jihadismo.
A dieci anni dalla primavera tunisina e a trenta dalla guerra del Golfo, il mondo arabo si presenta con un’immagine double face. Da una parte a livello politico sembra che poco o nulla sia cambiato: regimi violenti e autoritari continuano a mantenersi saldamente al potere e se lo hanno perso è stata solo una breve parentesi. Le speranze di democrazia (sia quelle endogene delle primavere che quelle importate da fuori) sono tramontate, spesso affogate in bagni di sangue, guerre e terrorismo. Molt



