Canta di giovani incoscienti e c’è chi vorrebbe leggerci l’improbabile riflesso della presunta notte d’amore con Chiara Ferragni. Intanto però arriva all’Ariston sia con il favore della critica sia con il sostengo del pubblico. Gli basterà per vincere?
«Per sempre noi incoscienti giovani». Achille Lauro avrebbe probabilmente fatto a meno di questo vento di gossip che lo ha travolto nei giorni prima del festival, con Fabrizio Corona che ha rivelato una presunta storia con Chiara Ferragni, quando ancora era la moglie di Fedez. Un giallo romance che poi è stato messo a fuoco anche da dettagli un po’ morbosi. «Io vivo di sogni», ha detto. «Lascio il gossip a chi non ha altro per esistere. Si parla tanto di violenza sulle donne, questo non è tanto diverso»
Eppure, in qualche modo l’idea di tormenti e avventure anticonvenzionali si sposa bene col suo personaggio, fin dai tempi di Rolls Royce, quando Striscia la Notizia aveva deciso di prenderlo di mira, additandolo per i messaggi subliminali dei suoi testi.
Fa un po’ sorridere, oggi che la trap è ufficialmente sdoganata a Sanremo e che fra i concorrenti ci sono colleghi che in passato hanno scritto testi ben più provocatori. Ma questa forma di incoscienza giovanile, fatta di tormenti, vestiti alla moda, lusso, ville, provocazioni e sì… anche tradimenti, fa tutto parte del racconto che ha reso Achille Lauro così popolare. Il punto è sempre capire quanto sia vero e quanto sia costruito, quanto la realtà abbia preso il sopravvento sulla finzione.
Candidato alla vittoria
Lui assicura intanto che il brano che porta a Sanremo è ispirato a una storia vera, come tutte le sue canzoni. «Trovo più facilità nel raccontare qualcosa che ho vissuto ed esiste anziché inventarmi una storia», ha detto a Tv Sorrisi e Canzoni (dove per ironia del destino in copertina sta proprio accanto a Fedez).
Achille Lauro torna a Sanremo per la quarta volta (quinta, se si considera il 2021, quando portava le sue rappresentazioni artistiche in quadri davanti a un Ariston fatalmente vuoto per la pandemia). Arriva dopo l’esperienza felice da giurato di questa edizione di X Factor, dove è riuscito a portare tre concorrenti su tre in finale, sopravvivendo anche all’accusa di chi gli ha fatto notare che erano tutti maschi.
Dalla sua aveva il sostegno popolare, quello che aizzava rivolgendosi al pubblico come se fosse un senatore dell’antica Roma. Talvolta il suffisso “pop”, nella musica, non si capisce se stia per “popolare” o “populista”. Ma c’è da notare che Achille Lauro ha dalla sua parte sia il sostegno della critica sia quello del “popolo” che vota da casa. Non è forse questo il segreto per vincere?
Il duetto con Elodie
C’è chi cercherà indizi sul giallo-gossip del momento anche in questa canzone, che in effetti Achille Lauro ha detto di aver scritto due anni fa. Non coincide con i tempi? In realtà ci vorrebbe troppa fantasia per adattare quella storia a questi versi. «Racconta la storia di una ragazza che non si sente amata e cerca di essere diversa da chi non ama», ha raccontato a Repubblica. «Quella ragazza potrebbe essere il mio amore, mia madre, io stesso, uno dei ragazzi di periferia che mi hanno ispirato».
Di certo la storia di incoscienza giovanile è piena di tormento: «E ti ricordi o no / Noi prima / A dirsi mai una vita come i tuoi / Sì piuttosto disperati come noi». Nella serata di venerdì ci sarà il duetto con Elodie, che già si preannuncia altrettanto carico di sensualità: faranno un medley fra “A mano a mano” di Rino Gaetano (con testo di Riccardo Cocciante) e “Folle città” di Loredana Bertè.
Poi nei programmi c’è anche un mega concerto a casa, il 29 giugno al Circo Massimo a Roma.
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