- Subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, gli alleati avevano deciso di utilizzare le frequenze della sede Eiar, da tutti conosciuta come Radio Bari, come strumento di lotta.
- Tra gli aggiornamenti e il bollettino della guerra partigiana, le donne aspettavano la rubrica di Clorinda. Clorinda era lo pseudonimo scelto dalla scrittrice, poetessa e partigiana italiana Alba de Céspedes, voce fondamentale della Resistenza.
- Nei suoi scritti Alba si fa fantasma e spia le donne chiuse nelle loro case, riconosce il rancore soffocato, tramandato di generazione in generazione, per la vita che accade sempre a un passo da loro. Sono analisi sociali, lucide e spietate.
Ci sono gesti che non ho mai compiuto, ma di cui comprendo appieno la sacralità. La guerra l’ho solo sentita raccontare, ma riesco a percepire il silenzio soprannaturale della famiglia di mia madre, raccolta in una stanza, a guardare la radio aspettando che una voce uscisse da lì per diffondere conforto e possibilità. Molte di quelle parole così attese arrivavano da Bari dove, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, gli alleati avevano deciso di utilizzare le frequenze della sede Eiar



