Il pubblico e gli artisti di Sanremo 2021 potrebbero ritrovarsi ad aspettare il festival su una nave da crociera, così da non risultare contagiati dal Covid-19 al momento della prima serata. Lo ha confermato il presentatore Amadeus rispondendo a Radio Zeta che l’ipotesi è reale: «Assolutamente sì». Lo storico festival della canzone italiana si prepara in questo modo ad affrontare la pandemia e le polemiche.

Il piano della Rai è quello di confinare il pubblico e altri addetti ai lavori del festival sull’imbarcazione per creare un’area «Covid free». Nè la Rai, nè Amadeus vogliono rinunciare al pubblico. Il presentatore e direttore artistico ha infatti detto: «Sanremo senza pubblico non si può fare». Il rischio Covid-19 però, a marzo, quando dovrà partire lo show, sarà ancora forte: «Il pubblico, per motivi di sicurezza, sarà con tutta probabilità composto sempre dalle stesse persone, che verranno sottoposte a tampone tutti i giorni», ha proseguito Amadeus. Si tratterebbe di circa 500 persone.

Dagospia, che ha dato la notizia prima che arrivasse la conferma ufficiale, ha ricordato che le misure anti Covid-19 vietano le aperture dei teatri, e per avere il pubblico la Rai ha pensato di creare una “bolla”, simile a quelle già realizzate negli Stati uniti per permettere la conclusione del campionato Nba. La nave interessata è la “Smeralda”, una nave di Costa Crociere. Il pubblico e i partecipanti allo show e al festival, allo scattare dell’ora X, sbarcheranno al porto e da lì, con dei pullman, saranno portati direttamente al teatro Ariston.

Il palco in piazza

Amadeus ha detto che anche quest'anno ci sarà un palco in piazza: «Il Sanremo che vogliamo offrire al pubblico è ancora più importante di quello dell'anno scorso. Perché solo così diamo una risposta al desiderio di rinascita». La scaletta ha detto è ancora da elaborare: «il grosso lo costruiamo da gennaio». Molti infatti i cantanti che saranno in gara: «Avendo 26 cantanti in gara, avremo probabilmente qualche ospite in meno. Ma ci sarà un grande spettacolo». Come già accaduto l’anno scorso, molti di loro appartengono alla scena musicale indie, segno che il direttore artistico ha intenzione di ripetere la formula dell’anno precedente che ha raggiunto un grande numero di spettatori.

Le polemiche

Di fronte alle notizia, Michele Anzaldi (Iv), deputato della commissione vigilanza Rai aveva chiesto subito un chiarimento in commissione: «La ricca Rai, l’unica azienda in Italia che non ha problemi di bilancio perché è mantenuta dai soldi del canone degli italiani, vorrebbe avere una corsia preferenziale per Sanremo, aggirando la legge con una dubbia operazione che porterebbe centinaia di persone all’Ariston come pubblico». La conferma per lui «è gravissima, è urgente che arrivino chiarimenti in commissione di Vigilanza. Il presidente Barachini pretenda trasparenza dai vertici del servizio pubblico». Finora, aggiunge a Domani, «dalla commissione Vigilanza nessuno si è mosso», il parlamentare è scettico ma «in questo caso il primo a intervenire dovrebbe essere il ministro della Salute Roberto Speranza» ribadisce. «Come riusciranno a garantire del tutto che non ci saranno contagi? Inoltre dovrebbero essere utilizzati ogni giorno centinaia di tamponi che potrebbero essere destinati ad altre persone che hanno reale urgenza di un test».

Per lui si devono pronunciare il Comitato tecnico scientifico e il ministero della Sanità. «Chi garantisce che il Festival non diventerà un maxi cluster di contagi? Davvero il Festival di Sanremo è l’unico evento televisivo e musicale nel mondo che può permettersi di non rispettare le restrizioni anti covid?». La messa di Natale, aveva scritto, è stata anticipata «ma la Rai non può rinunciare alla sua Spendopoli? Quanto costerebbe un’operazione del genere?».

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