il format genetico

Anche la tv italiana ha capito che la fiction sul Dna tira

  • I talk show pomeridiani, quelli che ogni giorno garantiscono la rissa tra gli ospiti su questioni fino a poco prima considerate sacre e privatissime e in cui a un certo punto il conduttore rivela i risultati del test del Dna pagato dalla produzione e le sedie iniziano a volare tra lacrime, insulti e svenimenti, oggi sono quasi la normalità.
  • L’industria del feuilleton genetico funziona a pieno regime: garantisce copertura mediatica, coinvolgimento social e picchi di ascolto, ha un pubblico già fidelizzato da anni di inchieste e “rivelazioni” sui casi di cronaca che cerca di risolvere, e soprattutto costa poco.
  • Se n’è accorta persino la televisione italiana, finora piuttosto cauta a scalettare agnizioni via provetta: ma è stata tutta colpa della tv russa che ci ha trollato. Ci riferiamo al caso Olesya, la ragazza apparsa alla tv russa in cerca dei genitori dopo essere stata rapita da bambina, e che somigliava molto a Denise Pipitone, la bambina siciliana svanita nel 2004.

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