Affinità-divergenze fra i grandi artisti contemporanei sugli Nft, portatori non di un’estetica innovativa ma di un nuovo sistema di scambio economico dell’arte che cambierà per sempre il modo di valutare e fruire le opere. Oppure lascerà tutto com’è, e toneremo a parlare d’altro
- Ci sono dei fenomeni rispetto ai quali i critici dovrebbero prendersi un momento di pausa e, invece di affrettarsi a dire la loro, ascoltare cosa hanno da dire gli artisti.
- L’irrompere degli Nft nella scena dell’arte non implica che i pittori smetteranno di dipingere, gli scultori di scolpire, che non si faranno più performance o che chi fa videoarte dovrà necessariamente adeguarsi a un diverso modo di registrare e certificare la propria opera. La reale novità è il sistema di scambio economico che gli Nft mettono in atto.
- Aspettiamo di vedere se gli Nft porteranno gli artisti a inventarsi qualcosa di nuovo sul piano estetico e concettuale. Nell’attesa che questo accada, abbiamo preferito dare spazio alle parole degli artisti. Chiuderemo questa rassegna di testimonianze d’artista la prossima settimana.
Ci sono dei fenomeni rispetto ai quali i critici dovrebbero prendersi un momento di pausa e, invece di affrettarsi a dire la loro, ascoltare cosa hanno da dire gli artisti. Non esiste infatti un’estetica innovativa degli Nft. Sempre più mostre ci permetteranno di vedere queste opere nella loro corretta definizione, su schermi più o meno grandi, accompagnate da una didascalia che informa che si tratta di un esemplare unico, o tirato in più copie numerate, regolarmente registrato ed esposto per



