In Billy il cane (Ponte alle grazie), l’autore racconta, tornando indietro nel tempo con la memoria, la storia del suo Billy. Ne è venuta fuori un’indagine sulla natura del cane e, al tempo stesso, su quella umana: «Ha avuto la dignità di morire a modo suo, senza l’imposizione umana, quella di rimanere parte del regno animale»
Camminando lento tra gli alberi in cui ha sempre corso felice, Billy il cane va a morire. Il suo tempo è finito e, sebbene abbia vissuto una vita piena e bella, con degli umani che per anni l’hanno accudito e allevato, adesso, sentendo che gli resta poco, vuole lasciarsi andare da solo; come fanno molti animali. In Billy il cane, Ponte alle Grazie, 2024, Alberto Rollo ci racconta, tornando indietro nel tempo, con la memoria, la storia del suo Billy. L’infanzia disgraziata, l’arrivo nella propria



