- A metà brano mi dileguo in bagno ad asciugarmi la faccia: è la seconda volta che ascolto Buonanotte, e per la seconda volta sto piangendo.
- Non c’è nulla sulla carta che dovrebbe riguardarmi in questa canzone: sono omosessuale, non ho figli, non ho mai rischiato di averne, non so neanche se mai ne avrò.
- Con Buonanotte Ernia ci ricorda cosa può fare la scrittura, l’arte, e perché oggi più che mai ne abbiamo bisogno: la prospettiva espressiva e poetica è un antidoto contro la (spesso necessaria) superficialità della politica e dell’attivismo, specie se digitale.
Buonanotte di Ernia è l’antidoto alle finzioni della vita mediatica
06 dicembre 2022 • 19:03