- Per il Saggiatore è uscita una nuova edizione de La mia vita con Dalí, libro scritto da Amanda Lear. È anche un modo per rileggere la sua vita, con tutte le sue contraddizioni e i punti di massima espressione artistica.
- Amanda è un’opera d’arte vivente, in un senso che appartiene al nostro tempo, perché lei è riuscita a trasformare quel suo corpo dall’ambivalente identità, misterioso e ostentato allo stesso tempo, in un simulacro modellabile dall’immaginazione e dai desideri degli altri.
- «Ho fatto di tutto: teatro, televisione e cinema… ma la cosa più personale è stata la pittura, perché quando dipingo sono sola davanti a una tela bianca», dice Amanda Lear
«E poi, gliel’ho sempre detto che lei non è né una ragazza né un ragazzo. Lei è an-ge-li-ca, un vero archetipo! Solo Dalí poteva scoprire la purezza della sua anima. E inoltre non suda mai, prova inoppugnabile del fatto che lei non è viscerale come le altre donne che producono embrioni. A volte dubito addirittura che lei sia un essere reale tanto è eterea». Salvador Dalí nel libro di Amanda Lear: La mia vita con Dalí La conversazione, quella tra me e Amanda Lear, per presentare a Firenze all’



