- Vecchie conoscenze, il nuovo Manzini, mantiene la vetta della prima classifica di luglio. Classifica da estate vera: di caldo, di vacanze e di letture, fra calcio, vergognosi manganelli alzati nelle carceri, vaccini e variante Delta. Un bomber da più di 50mila copie in due settimane, dichiara Sellerio.
- Seconda posizione per la saga dei Florio (il primo volume è da due anni in classifica con 700mila copie) di Stefania Auci, L’inverno dei Leoni, Nord, con oltre centomila copie, terza La canzone di Achille di Madeline Miller, Marsilio, nella sua corsa dal ritmo impressionante, ogni settimana guadagna copie.
- C’è un ingresso di rilievo nella narrativa. Quello di un grande scrittore, un maestro. Un classico dell’estate Adelphi: Georges Simenon, La mano. Il suo ultimo romanzo americano, terminato nella primavera del 1968.
Sostiene D’Orrico, il migliore critico letterario italiano, che se un bambino gli chiedesse chi è il più forte scrittore italiano, risponderebbe: Manzini. Come se fosse un centravanti. E Rocco Schiavone con la sua classifica dei livelli di rotture di coglioni (trionfale new entry all’ottavo livello: la gita all’Ikea) è il miglior fantasista, un numero 10, del romanzo giallo, anzi blu, da che esiste Sellerio, italiano. Schiavone è meraviglioso perché vive ad Aosta dove nevica sempre, e lui è un



