«Perché non facciamo un bel disco libero fuori dal tempo?», chiede Colapesce a Dimartino sul set del film La primavera della mia vita, uscito a febbraio scorso, in cui interpretano loro stessi. Quel dialogo avveniva mentre erano nudi sulla spiaggia Lux Eterna Beach, in preda a una crisi esistenziale e a un passo dalla rottura del duo. A distanza di mesi quel progetto musicale è uscito davvero.

«Ci pensavamo da tempo», dicono. Si chiama proprio Lux Eterna Beach, dieci pezzi su cui il duo ha lavorato nell’ultimo anno. Inclusi i tre già usciti, come Splash, portato al Festival di Sanremo, Considera e Cose da pazzi scritta per Bad Guy serie su Amazon Prime con Luigi Lo Cascio. Da tre anni i due artisti sono entrati a gamba tesa sulla scena musicale.

Il loro primo disco I mortali è stato certificato Disco d’oro, Musica Leggerissima scaricata 150 milioni di volte e Splash è stata a lungo tra i primi posti in classifica ed entrata d’ufficio in questo nuovo album. La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d’accordo è il nome del primo pezzo e dura quasi sei minuti. Se non è libertà questa.

Qual è la luce che mette tutti d’accordo?
D.
Riconnettersi con la natura, l’umano, ciò che è importante. Ci siamo immaginati dei personaggi che arrivano in spiaggia e vivono in un limbo: il capomastro, la pornostar, l’anestesista, il ragazzo di destra, Ivan Graziani. Nella canzone si alternano personaggi che compiono gesti meccanici, ma nel momento in cui arriva il raggio di luce, si sentono umani. Noi stiamo vivendo tutti una fase di robotizzazione in cui a tratti ci accorgiamo di essere altro.
C. La Lux Eterna Beach è un luogo di pace, come il disco.

Servono gli euro e un filo di rabbia, cantate. Chi di voi due ne ha avuta di più?
C.
Entrambi per ragioni diverse. Il disco racconta il passaggio verso la vita adulta.
D. Oggi sogno di tornare a incontrarci, a toccare le cose, vivere le emozioni da vicino.
C. Vivere il momento, il disco è un qui e ora.

Voi siete un duo o un progetto?
D.
Due amici. Non siamo un’azienda, non abbiamo contratti, non siamo vincolati da niente. Ci piace lavorare insieme, ma manteniamo le nostre individualità artistiche e personali.
C. Dentro di noi siamo una band.
D. Veniamo da anni di locali.

Ci ricordate il vostro incontro?
D. Intorno al 2010 ci seguivamo già su Myspace. Poi ci siamo conosciuti a un festival in Sicilia, a Mazzara del Vallo, Il Rock the Casbah (ispirato alla canzone dei Clash, ndr). Dopo i concerti ci siamo trovati a bere. Ricordo a tarda notte che insieme stavamo suonando un pezzo di Renzo Arbore sulla strada e un signore dalla finestra ci ha buttato addosso un secchio d’acqua.

Il primo disco è arrivato nel 2020 grazie alla scuola autoriale della Sony. Che cosa vi piaceva l’uno dell’altro?
C. lo lo ascoltavo, era uno dei miei preferiti.
D. Eravamo già fan l’uno dell’altro.

Come tutti i musicisti anche voi siete su TikTok.
C.
Ognuno col suo account. Io ho fatto un solo video, volevo lanciare una sfida ma è fallita subito. Disegnare dei cazzi col naso nell’aria. Ma nessuno ha accettato la challenge.

“Amore ti difenderò col tirapugni d’oro, mi darai un figlio naturale la notte di Natale”. Al primo ascolto Ragazzo di destra sembra ironico. Ci sono talmente tanti stereotipi che sembra una caricatura.

C. Il bomberino, gli invasori, la famiglia tradizionale. Abbiamo usato gli slogan reali che, se non pensi che siano veri, a tratti fanno ridere. Non c’è niente di ironico, è un brano sulla paura.
D. È una canzone di pace.
C. Ci ha ispirato La guerra di Piero, in cui due ragazzi si trovano sul crinale l’uno davanti all’altro, con due divise diverse. Sono solo due giovani che hanno paura.
D. La musica non può cambiare le leggi né fermare le guerre. Ma ha il potere di parlare direttamente al background di ognuno. Speriamo in questo.

Perché molti artisti non si espongono politicamente?
C. Non si fa più. Ma il cantautorato di protesta potrebbe tornare centrale. La musica ha sempre avuto una funzione importante, contro l’oppressione.

Appunto.
D.
Noi non siamo schierati politicamente, non siamo tesserati, né consiglieri della Schlein.

Però se un ministro della cultura taglia i fondi o un altro parla di sostituzione etnica, gli artisti dovrebbero esprimersi nelle canzoni.
D. 
Il problema è che la musica ha perso quella funzione da tanti anni, è solo intrattenimento. Siamo stati anestetizzati come popolo.

“Restiamo insieme finché dura, prendi bene la misura”. E Sesso e architettura com’è nata?
C. È un trattato filosofico. Siamo convinti che l’architettura influenzi tantissimo le persone. Siamo partiti da questo concetto. Se nasci in una casa popolare o in un palazzo del 500, la tua percezione dell’altro cambia.

È un inno alla libertà dell’amore, “stiamo insieme finché dura”. Anche nella vostra vita?
D. Io ho una figlia.
C. Vi lascio con questo mistero.

Mettiamola così, le vostre case sono belle?
D. Io a Milano sono in affitto.
C. Le nostre case di proprietà sono giù. La mia è a Ortigia, ci ho messo 5 anni a finirla.
D. Io è nel centro storico di Palermo.

Siete metodici?
D. Ogni canzone è un equilibrio di forme. Ogni parola deve stare al suo posto, ogni parola sotto un arrangiamento diverso avrebbero un altro significato. Ragioniamo tantissimo anche sulle congiunzioni da scrivere.
C. Usiamo il Metodo Nick Cave. Ti svegli la mattina e vai a lavorare come un qualsiasi artigiano.

L’ultimo concerto a cui siete stati?
C. Di Bjork al Forum di Assago il mese scorso.
D. Io ho visto i Cure.

Il primo?
C. James Brown a Floridia, avevo 10 anni. Mio padre è un batterista appassionato di musica.
D. I Formula 3, sempre nella piazza del mio paese. Una grande band.

Stasera sarete a XFactor. Fareste mai i giudici?

D. No, mi viene complicato giudicare altri. Devi averne proprio voglia e io mi sentirei a disagio nel farlo. 
C. È televisione, è un altro mestiere. Noi preferiamo suonare.

Morgan ha detto che Bellissima di Annalisa è un pezzo banale e che dal punto di vista armonico non esiste.
C.
Non ho mai pensato che Miley Cyrus si possa paragonare a Beethoven. Sono due campionati diversi. Il pop di quel tipo c’è sempre stato e funziona. Piace.
D. Non solo. Credo che la canzone d’autore e il pop possano convivere. E noi tentiamo questa strada. 

Si dice che chi fa sbaglia e chi non fa insegna. E voi non state neppure sbagliando.
C.
Mettiamola così, è stato culo.

Qual è la prima cosa che vi siete comprati appena avete guadagnato?
C. Un divano.
D. Un’utilitaria.

Fate regali?
D. Io ogni giorno a mia figlia.
C. Io vizio il gatto, Motorino. Gli ho comprato un dispencer con la mia voce.

Una dote che vi tiene legati?
D. Lorenzo è molto attento ai dettagli.
C. Antonio ha la dote della tranquillità, è spirituale. Io sono più ansioso.

Chi si offende per primo?
D. Forse lui.
C. Anche tu ti offendi.

Non litigate. La vera spiaggia di Lux Eterna Beach dove si trova?
D.
A Ognina, vicino Siracusa.
C. Quel posto ci ha ispirato, consiglio a tutti di passarci qualche ora. E per chi vuole, il film si trova su Amazon Prime e su Now (al 67° minuto, ndr).

© Riproduzione riservata