La censura verso gli artisti russi

Esagerare il delitto per giustificare il castigo

«Semmai bisognerebbe parlarne di più, di Dostoevskij,» ha detto Paolo Nori, dopo la cancellazione delle sue lezioni all’università Bicocca. Il sindacalista dei personaggi è d’accordo

  • Il sindacalista dei personaggi fa ispezioni sui luoghi di lavoro, per verificare le condizioni di sicurezza. Fa i suoi sopralluoghi anche nei romanzi.
  • Un giorno un mendicante lo ferma per la strada e gli parla di alcune incredibili reazioni italiane che boicottano la cultura russa: perfino Dostoevskij è diventato un autore pericoloso da trattare, il ciclo di lezioni che Paolo Nori doveva fare all’università Bicocca di Milano è stato sospeso.
  • Il mendicante è Raskol’nikov, il protagonista di Delitto e castigo. Ha molte rimostranze da fare contro il suo autore. Sostiene che Dostoevskij abbia reso efferato il suo assassinio perché non aveva argomenti sufficienti contro il movente: uccidere una vecchia parassita e cattiva è giustificato, se può servire a procurarsi i soldi per fare del bene all’umanità.

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