- È difficile fondare qualcosa di intenso e potente solo sul dovere, sul Super-io. Spesso scrittori e scrittrici incontrano l’impegno civile come un effetto collaterale delle loro passioni.
- Gli scrittori sono come riservisti che accorrono per tappare le falle lasciate da giornalismo, politica e giustizia.
- E talvolta si può anche essere impegnati senza essere stucchevoli, seguendo la forza della propria ispirazione.
Meglio assecondare il proprio desiderio. Lo fece Pier Paolo Pasolini, che amava gli adolescenti analfabeti e andava a cercarseli da sé, e così raccontò la trasformazione dell’Italia attraversando le borgate. Lo ha fatto Walter Siti, che adora i culturisti, e così si è insaccato in quartieri e classi sociali dove non lo avrebbero portato i suoi studi di Normalista; di più: con lo stipendio di professore universitario non avrebbe mai potuto permettersi la compagnia di palestrati cocainomani; allo



