IN SALA ETERNO VISIONARIO DI MICHELE PLACIDO

L’ultima maschera di Bentivoglio: «Pirandello ha anticipato gli avatar»

Dopo quarant’anni di carriera, l’attore milanese si confronta con il ruolo dello scrittore premiato cent’anni fa con il Nobel nel film Eterno visionario di Michele Placido. «In questa continua lotta tra vita e forma, tra verità e finzione, tra il nostro io e le finzioni quotidiane, Pirandello ci dà per sconfitti. L'unica chance per sopravvivere è sorridere. Scoprire la sua vita privata è la miglior chiave di lettura per i suoi testi: dovrebbero farlo anche a scuola»

Uno, nessuno, centomila… difficile ingabbiare un attore eclettico come Fabrizio Bentivoglio in una tipologia di ruoli. In più di quarant’anni di carriera ha saputo togliersi la maschera sul palcoscenico e sul grande schermo con autori come Strehler, Scaparro, Salvatores, i fratelli Taviani, Bellocchio, per citarne solo alcuni. Questa volta l’attore milanese si rimette a nudo con il ruolo di una vita: quello di un inedito Luigi Pirandello al cinema in Eterno visionario di Michele Placido. Fabrizi

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