La maggior parte dei benefici del tè verde, che si ottiene a partire dalle foglie di Camellia sinensis (L.) Kuntze, sembrerebbero dipendere dalla presenza di grandi quantità di catechine. Ma le catechine del tè verde non comportano solo benefici
Secondo gli esperti, sono molti i benefici per la salute umana che possono derivare dal consumo di tè verde. Dal rafforzamento delle difese antiossidanti alle proprietà antitumorali, dagli effetti neuroprotettivi a quelli antistress e antinfiammatori. La maggior parte dei benefici del tè verde, che si ottiene a partire dalle foglie di Camellia sinensis (L.) Kuntze, sembrerebbero dipendere dalla presenza di grandi quantità di catechine.
Ma le catechine del tè verde - che possono essere assunte sotto forma di infusi tradizionali, bevande ricostituite o integratori alimentari contenenti estratti concentrati – non comportano solo benefici. Tant’è che di recente se n’è dovuta occupare anche la Commissione dell’Unione europea, con un’apposita regolamentazione.
I dubbi sulle catechine
Il 12 ottobre 2015 la Norvegia, la Svezia e la Danimarca hanno chiesto alla Commissione di avviare la procedura di controllo prevista dal regolamento Ue (n. 1925/2006, art. 8), a causa di un rischio potenziale per i consumatori derivante dall’assunzione di catechine, in particolare di (-)-epigallocatechina-3-gallato (nota anche come EGCG), negli estratti di tè verde utilizzati nella fabbricazione di prodotti alimentari. Il regolamento disciplina l’aggiunta di vitamine e di minerali agli alimenti o di sostanze o ingredienti diversi, «in condizioni tali da comportare un'ingestione di quantità ampiamente superiori a quelle che ci si può ragionevolmente aspettare di ingerire in condizioni normali di consumo nell'ambito di una dieta equilibrata e variata, e/o tali da rappresentare per altri motivi un rischio potenziale per i consumatori».
Qualora siano rilevati effetti nocivi per la salute, la sostanza e/o l'ingrediente contenente la sostanza può essere vietato; oppure la sua utilizzazione può essere consentita solo a determinate condizioni stabilite dal regolamento indicato.
A seguito della segnalazione dei citati Stati membri, la Commissione ha chiesto all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) un parere scientifico circa la sicurezza delle catechine del tè verde da tutte le fonti alimentari.
Il parere dell’EFSA e i potenziali rischi per la salute
Nel 2018, l’EFSA ha affermato che «le catechine contenute negli infusi di tè verde preparati in modo tradizionale, nonché nelle bevande ricostituite aventi una composizione equivalente a quella degli infusi tradizionali di tè verde, sono generalmente considerate sicure (…), purché l’assunzione corrisponda ai livelli dichiarati negli Stati Membri. L’assunzione media giornaliera di (-)-epigallocatechina-3-gallato derivante dal consumo di infusi di tè verde varia da 90 a 300 mg/giorno».
L’Autorità ha, inoltre, spiegato che i «dati disponibili in merito ai potenziali effetti avversi delle catechine del tè verde sul fegato (…) mostrano che l’assunzione di dosi pari o superiori a 800 mg di (-)-epigallocatechina-3-gallato al giorno sotto forma di integratori alimentari» può essere gravemente nociva per tale organo. L’Autorità ha poi concluso che, date le «incertezze riguardo all’esposizione alle catechine del tè verde e ai relativi effetti biologici e tossicologici (…), non era in grado di consigliare un’assunzione alimentare di catechine del tè verde che non destasse preoccupazioni per la salute» della popolazione generale oltre che di persone vulnerabili.
Il nuovo regolamento e le restrizioni
Su queste basi, la Commissione - modificando il regolamento del 2006 – ha vietato l’aggiunta agli alimenti o l’impiego nella fabbricazione di alimenti di EGCG da estratti di tè verde a livelli pari o superiori a 800 mg per dose giornaliera di alimento e di inserire la sostanza nell’allegato III, parte B, del regolamento, permettendone l’aggiunta agli alimenti o l’utilizzo alle condizioni specificate in tale allegato.
La Commissione ha pure statuito che l’etichetta degli alimenti che contengono estratti di tè verde con EGCG debba indicare il numero massimo di porzioni di alimento per assunzione giornaliera e un’avvertenza a non consumarne un quantitativo giornaliero pari o superiore a 800 mg. L’etichetta deve, inoltre, specificare il tenore di EGCG per porzione di alimento e includere una serie di avvertenze: «Non deve essere consumato se nello stesso giorno si consumano altri prodotti contenenti tè verde». «Non deve essere consumato dalle donne in gravidanza o in allattamento e dai minori di 18 anni». «Non deve essere consumato a stomaco vuoto”».
Dunque, va bene consumare alimenti integrati con catechine di tè verde, purché lo si faccia con giudizio.
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