«Nulla al mondo è più invisibile dei monumenti», scriveva Musil un secolo fa. L’osservazione vale anche oggi. Prima che si cominciassero a distruggere le statue di personaggi dubbi, l’arte le aveva messe in questione
La cosa più strana nei monumenti è che non si notano affatto. Nulla al mondo è più invisibile». Lo scriveva Robert Musil cent’anni fa, ma è un’affermazione che possiamo ancora condividere, nonostante i molti monumenti abbattuti negli ultimi tempi perché dedicati a colonialisti, razzisti, sessisti. I monumenti non si vedono, e ci vuole un gesto che li rovesci o li distrugga per richiamare l’attenzione su di loro. Se il personaggio al quale è dedicato il monumento non ha commesso nefandezze, il s



