Cambia tutto in classifica, questa settimana.
E chi l’avrebbe detto che nell’èra dei social e dello streaming, la televisione avrebbe ricominciato a fare la televisione e pure a far vendere i libri come ai vecchi tempi? Sembrava finita ma, come sempre accade nella storia dei mezzi di comunicazione di massa, nessuno muore mai e allora ecco che, tolta la polvere, le rilucidate vetrine tv di Fazio, Augias, Zanchini, Gramellini (quelli che contano), qualche volta pura Propaganda, portano di nuovo i libri in cima alla classifica.

Come questa settimana il padre di Giulia, Gino Cecchettin, new entry, che sceglie di non stare in silenzio dopo la morte della figlia, e in Cara Giulia , lettera scritta con Marco Franzoso per Rizzoli, si interroga sugli esiti più efferati di una cultura patriarcale che ancora ci riguarda. E trova le parole per ricordare chi era Giulia e cosa ha imparato da lei. E scalza Carofiglio dal primo posto dopo due settimane. Incalzato dall’esordio al terzo posto di Francesco Costa, il vicedirettore del quotidiano digitale Il Post , che in tv non ci va, ma dal 2021 conduce ogni mattina il podcast Morning, una rassegna stampa commentata che ha raccolto quattro premi agli Italian Podcast Awards e che è ascoltatissima da millennial e non solo. Gente cui evidentemente piacciono i libri. Questo di Costa si intitola Frontiera , Strade blu Mondadori, ed è un altro libro sull’America.

Perché sarà un nuovo secolo americano

È la narrazione di un paese che balla sull’orlo del precipizio, dove la radicalizzazione non è arrestata, le differenze tra conservatori e progressisti si sono allargate e le donne hanno perso persino il diritto di interrompere una gravidanza. L’aria che si respira oltreoceano è elettrica, le tensioni razziali si sono inasprite e c’è un ex presidente che ha cercato di restare al potere dopo la sconfitta, che deve rispondere di oltre 90 gravi capi d’accusa e che nonostante questo – o proprio per questo? – è venerato da un’agguerrita minoranza della popolazione. Tutto vero. Eppure sta succedendo anche che gli Stati Uniti hanno ampliato la forza lavoro come non era mai accaduto prima, stanno riducendo le diseguaglianze, hanno innescato una rinascita industriale, hanno approvato il più grande investimento di sempre contro il cambiamento climatico. Non hanno mai avuto così tante donne con un lavoro, così tante persone con disabilità con un lavoro; il reddito mediano non è mai stato così alto, le persone afroamericane sotto la soglia di povertà mai così poche. Il tutto mentre la Cina affronta una fase di grande incertezza e rinuncia al sogno del tanto atteso sorpasso. Com’è possibile che queste cose accadano contemporaneamente, nello stesso posto? Cos’hanno in testa gli americani, al di là delle caricature che vanno forte sui media?

E al quarto posto sta Vecchioni, che ha scritto un bel libro, e che in tv ci passa molto tempo. Al quinto rientro di Fratellino di Amets Arzallus Antia e Ibrahima Balde, Feltrinelli, il libro di migrazione raccomandato dal Papa. In tv.

Al sesto altra new entry, qui stiamo ai piani alti della letteratura, con il breve romanzo inedito di un grande scrittore, Gabriel Gracia Marquez, Ci vediamo in agosto , Mondadori. Come al nono, altra new entry dell’esordio da Rizzoli di Roberta Recchia con Tutta la vita che resta.

True crime e saga familiare

Un romanzo che ha fatto innamorare i maggiori editori esteri, già venduto in 15 Paesi (tra gli altri in UK, Francia, Spagna e Germania) prima della pubblicazione in Italia. È un racconto magnetico che incrocia abilmente true crime e saga familiare, due generi molto amati dai lettori. Ci sono Marisa e Stelvio Ansaldo, che nella Roma degli anni Cinquanta si innamorano nella bottega del sor Ettore, il padre di lei. La loro è una di quelle famiglie dei film d’amore in bianco e nero, fino a quando, anni dopo, l’adorata figlia sedicenne Betta – bellissima e intraprendente – viene uccisa sul litorale laziale, e tutti perdono il proprio centro. Nessuno sa, però, che insieme a Betta sulla spiaggia c’era sua cugina Miriam, al contrario timida e introversa, anche lei vittima di un’indicibile violenza. Una storia viscerale e potente che esplora i meccanismi della vergogna e del lutto, dell’affetto e della cura.

Una notizia dell'ultima ora ridisegna i cataloghi dei due più prestigiosi editori italiani. Adelphi sottrae a Einaudi i diritti delle opere di Philip Roth per l’Italia. I romanzi del grande scrittore americano, scomparso nel 2018, sono stati acquisiti dopo una lunga trattativa con l’agenzia letteraria Wylie per un milione di euro. Grande coipo di Colaianni, sarà Roth il suo Simenon?

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