DA SOJOURNER TRUTH AL PRESENTE

Il concetto di “donna” resta una domanda sempre aperta

1977 Roma, manifestazione delle femministe dell'UDI a favore della legge sull'aborto
1977 Roma, manifestazione delle femministe dell'UDI a favore della legge sull'aborto
  • Oggi, la questione più controversa per il femminismo è quella sollevata da Judith Butler: il “posto” delle donne trans nel movimento e la loro possibilità di definirsi, appunto, donne.
  • Al centro, c’è la contesa sul significato del termine “genere” e in particolare della nozione di “identità di genere”, come si è visto nello scontro sul ddl Zan. 
  • Da una parte c’è il transfemminismo, che contesta il binarismo sessuale e mira a connettere le lotte femministe a quelle della galassia Lgbt, dall’altra il femminismo che si definisce “gender critical”, per il quale la categoria “donna” indica la femmina adulta della specie umana.

«Ain’t I a woman», non sono io una donna? Con queste parole, pronunciate nel 1851 alla Women’s Convention di Akron, Stati Uniti, l’ex schiava e attivista abolizionista Sojourner Truth denunciava i confini angusti della categoria di “donna” presa a riferimento dal movimento suffragista, mentre indicava la strada per ripensarla ed estenderla. In una recente intervista al Guardian, la filosofa Judith Butler afferma: «La categoria di donna può cambiare e cambia, e abbiamo bisogno che sia così. Po

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