Cultura

Il dramma dei teatri chiusi è sociale e spirituale

LaPresse
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I lavoratori di un settore devastato dalla pandemia tentano di rialzare la testa, ma non ci sono ristori per la parte più precaria di quell’universo professionale. Il vero rischio è che il rito essenziale della cultura diventi un “di più”

  • Il teatro vuole rialzare la testa e lo fa a partire dal Veneto. Dalla scorsa estate, trenta compagnie teatrali riunite nella Rete dello Spettacolo dal vivo (Res) hanno compreso come l’aggregazione sia l’unica via possibile.
  • L’obiettivo ora è quello di raggiungere una strategia condivisa, un sistema più trasparente ed equo. Al tavolo delle trattative, non più soli e atomizzati, i soci di Res chiedono che alla cultura sia destinato l’1 per cento del bilancio regionale.
  • «Ora che Res sta provando a creare una coscienza di classe, l’obiettivo è anche far sì che realtà come questa si moltiplichino in tutta Italia» concludono i Malmadur.

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