Cultura

Il lettore editoriale e la paura di cestinare Dostoevskij

Nella foto: Giuseppe Pontiggia ©LARINI/LAPRESSE
Nella foto: Giuseppe Pontiggia ©LARINI/LAPRESSE

Ha il compito di sfogliare e leggere, per primo, le storie che ambiscono a diventare libri. Il talento è quello di riconoscere una cosa che c’è già quando tutti gli altri non la vedono. Un po’ come fanno i sessatori di pulcini

  • Ad aspettarlo, come tutte le mattine, c’è una pila di manoscritti. Ha la penna, la gomma e il solito blocco di fogli di carta patinata su cui scrivere i suoi pareri. E come spesso gli accade, anche quel giorno non legge nulla di buono.
  • Non si direbbe, ma si tratta del mestiere da banco che esige la maggior dose di adrenalina, pena la sonnolenza e gli errori madornali che ne deriverebbero.
  • Eppure la contentezza che proverà un lettore editoriale il bel giorno che si imbatterà in un libro così sorprendente da invadere gloriosamente la sua solitudine, varrà ogni secondo di noia della sua vita.

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