- Nel suo La montagna di fuoco. Etna la Madre (Ponte alle grazie, 2022) Leonardo Caffo dà del vulcano un’immagine leziosa e del tutto personale, chiamandolo “cara” e presentandolo come un amico di famiglia.
- Già questo contrasta con la volontà di aprire la strada a un rapporto non antropocentrico con la natura, ma ancora di più vi contrasta l’idea di farlo proponendo un rapporto poetico con essa.
- Il rapporto poetico non è altro che l’idea, variabile storicamente quanto mai altra, della bellezza naturale, che però non ha alcun radicamento oggettivo, e dipende in pieno dall’occhio di chi guarda
Alcuni anni fa, agli studenti della maturità era stato proposto di commentare una poesia di Giorgio Caproni intitolata Versicoli quasi ecologici. La poesia si apre con un appello a rispettare a natura, animata e non animata: «Non uccidete il mare, la libellula, il vento./ Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino/ Il galagone, il pino» e si chiude con questo pensiero: «Come potrebbe tornare a esser bella,/ scomparso l’uomo, la terra». Caproni è un magnifico poeta, probabilmente il pi



