Arte a parte

Il mondo visto con gli occhi e i disegni di Tullio Pericoli

Il pittore marchigiano ha sempre in tasca «quel che rimane dell’uso di una lunga matita», due o tre centimetri, sempre appuntita per schizzare le intuizioni e i primi dettagli. Nei suoi libri le sue confessioni d’artista

 

  • Qual è la matita che porta sempre con sé nella tasca destra dei pantaloni uno dei più famosi disegnatori italiani? Quella che lui chiama il suo sesto dito, tenuto da parte, finché l’aggiunge agli altri cinque per mettersi all’opera.
  • Tullio Pericoli disegna da quando è ragazzino, da quando a dieci anni gli venne voglia di dipingere con un unico gesto e un pennello grande quanto lui le colline che conosceva ormai a menadito.
  • L’ispirazione, dice, lo raggiunge «da un’intercapedine tra le cose razionali e il resto del suo corpo». L’immagine è ansiosa di irrompere, di essere illuminata. 

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