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Il racconto di Chiara Gamberale: La chiameremo Vita

  • Se fai lo scrittore, prima o poi, ti capiteranno almeno due cose. La prima è sperare di scrivere un racconto che abbia la perfezione de I morti di Joyce

  • La seconda è pensare: Mi è successa una cosa talmente incredibile che, se la mettessi in un racconto, non funzionerebbe: è troppo pacchiana anche per una storia di finzione

  • Questo racconto si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola

Se fai lo scrittore, prima o poi, ti capiteranno almeno due cose. La prima è sperare di scrivere un racconto che abbia la perfezione de I morti di Joyce, dove l’esistenza piena e serena di una coppia viene messa in crisi da un ricordo che si ficca come una spina nell’anima della moglie, Gretta: un ragazzo che, sfidando la malattia che lo opprimeva, era rimasto tutta la notte sotto la pioggia per aspettarla invano, fino a morire. Sono passati molti anni, ma a Gretta basta ascoltare una certa m

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