Cultura

Il successo degli opinionisti tv è la prova che avere idee non serve

Non è un tecnico né un esperto. Non fonda la propria autorevolezza sulla pacatezza articolata dei discorsi. Un opinionista è essenzialmente un conversatore con forte predisposizione per lo spettacolo

  • La qualifica di “opinionista” si basa su un neologismo che corrisponde quasi a un nuovo mestiere («tu come ti mantieni?» «faccio l’opinionista»). Il compito primario dell’opinionista è litigare
  • Un opinionista è essenzialmente un conversatore con forte predisposizione per lo spettacolo, proviene da ambienti diversi e non teme i contesti burrascosi. L’areale in cui prospera si estende dai reality e dai talent fino ai programmi sportivi e ai talk pomeridiani o serali di gossip: il fine è “sottolineare il fattore umano, creando dibattito".
  • Lo share dei loro programmi è più alto di quello delle trasmissioni di approfondimento: ciò significa che nella testa di molte persone si incista pian piano il pensiero che le opinioni, e quindi le idee, non risolvono nulla – che alle domande non c’è risposta, che una convinzione vale l’altra finché non si arriva al punto che chi comanda ci toglie il microfono.

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