Cultura

Il vero cemento tra le persone sono i pensieri indicibili

  • Il valore e il senso di un romanzo si misurano anche e soprattutto sullo stile: Le ripetizioni è scritto da qualcuno che ha smesso di avere paura.
  • L’impossibilità dell’altruismo, la carcerazione dei personaggi ciascuno nei propri fantasmi, sono raccontati in una lingua trasparente, di straordinario pudore antisentimentale ma ferma nel fissare la mostruosità che si può generare nel quotidiano.
  • È da tanto che Mozzi lavora sulla semplicità di ciò che è complicato e qui lo fa sulla materia più scottante, la bestia dentro di sé; soltanto da uno stile così indifeso e quasi buttato via poteva evidenziarsi l’ineluttabilità del negativo.

Mario (a parte le saltuarie emergenze della cronaca) è un nome generico, più nome comune che nome proprio, quasi fosse Tizio o Caio (o il proverbiale Mario Rossi). Nel romanzo Le ripetizioni (Marsilio) il protagonista Mario non ha un cognome; quando viene descritta una sua fotografia, si descrive una foto piuttosto nota del suo autore, Giulio Mozzi, scattata dal fotografo degli scrittori Basso Cannarsa; anche Mario, come Mozzi, ha pubblicato in cinque anni tre libri di racconti, anche lui vive

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