Cultura

In una culla, dentro una grotta è nato un dio: si chiama Dioniso

La religione greca ebbe poeti al posto dei teologi. Procedeva attraverso miti e rituali, con la natura sfuggente e colorata di un caleidoscopio. ILLUSTRAZIONE di Doriano Strologo
La religione greca ebbe poeti al posto dei teologi. Procedeva attraverso miti e rituali, con la natura sfuggente e colorata di un caleidoscopio. ILLUSTRAZIONE di Doriano Strologo

I riti delle baccanti promettevano di raggiungere uno stadio superiore della conoscenza, rispetto a quella della ragione. Da qui si credeva nascessero la poesia, l’arte, la danza e le profezie. Ma anche la pazzia più grande: quella dell’amore

  • Una grotta, una culla, un dio neonato, gruppi di gente selvatica che si raccoglie per celebrare una nascita sacra: una specie di presepe pagano. A festeggiare il dio rinato erano le donne che si raccoglievano lì da tutta la Grecia.
  • Delfi, si sa, era la sede dell’oracolo di Apollo, il dio della luce e della poesia; ma accanto a lui si venerava anche il suo bizzarro fratello, Dioniso, il signore della follia, dell’ebbrezza e della danza.
  • Solo lasciando libera strada alla follia, proclama il coro, si può esplorare l'estremo confine della mente umana: «Non è saggezza il sapere», osano dire le baccanti.

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