Quando nel 1996 scrisse e pubblicò il suo capolavoro, era un trentacinquenne ignaro del fenomeno di culto che il suo libro sarebbe diventato. Torna in libreria con Resolution (Guanda 2024) e un nuovo protagonista impegnato a costruirsi una nuova vita: «Non penso che il dolore in sé sia un’opportunità, la fine del dolore sì. Fuori da una sofferenza, possiamo essere versioni migliori di ciò che eravamo. Il comfort ci distrugge»
Quando scrisse e pubblicò Trainspotting (Guanda, 1996), Irvine Welsh, allora appena un trentacinquenne, non immaginava che quel libro sarebbe diventato un fenomeno di culto per intere generazioni. Welsh, cresciuto in un quartiere popolare e abbandonata la scuola quand’era ancora un ragazzo, alla letteratura non aveva mai dedicato tempo. Come avrebbe potuto? Doveva barcamenarsi tra lavori strani, precari, prestare attenzione alla musica punk, cui era appassionato da tempo, pensare a restare a gal



