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La cultura ostetrica più recente sembra promuovere tutte le possibili alternative «naturali» alla tecnica farmacologica più efficace nel controllo del dolore del parto.
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Può stupire che una conquista femminile come quella del parto senza dolore oggi venga spesso percepita dalle donne stesse come «una forma di espropriazione» di un’arte femminile da parte delle moderne tecnologie mediche.
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Sembra che in Italia la cultura del «parto naturale» sia particolarmente forte. Quali sono le ragioni di una così scarsa considerazione della possibilità delle donne di scegliere liberamente a quale tecnica analgesica rivolgersi durante il parto?
La regina Vittoria fu tra le prime donne a partorire sotto anestesia. Dopo sette parti dolorosissimi, nel 1853 scelse di ricorrere alle recenti scoperte del medico John Snow per partorire il suo ottavo figlio. Ne fu così soddisfatta da scegliere di accompagnare col cloroformio anche il nono e ultimo dei suoi parti, quattro anni dopo. Da allora l’anestesia per il parto si è affermata in molti paesi, soprattutto dopo la diffusione delle anestesie periferiche come l’epidurale, inventata da un chir



