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Chi sarà mai Nerina, autrice senza cognome del nuovo libro di poesie che Jhumpa Lahiri, la più importante e premiata voce letteraria italiana di questo giovane secolo, ha appena dato alle stampe per Guanda?
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È un gioco a tre anche perché, come ogni edizione critica, è composto di due libri: il testo (le poesie) e il paratesto (la struttura di quelle poesie, il commento che le segue, le note che le inquadrano).
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Il terzo libro, l’unico firmato da Jhumpa Lahiri, racconta la storia degli altri due attraverso l’italianissimo topos del manoscritto ritrovato: il punto di partenza per descrivere un mistero fatto di lettere e poesia.
Chi sarà mai Nerina, autrice senza cognome del nuovo libro di poesie che Jhumpa Lahiri, la più importante e premiata voce letteraria italiana di questo giovane secolo, ha appena dato alle stampe per Guanda? Tanta teoria francese d’antan, da Roland Barthes a Michel Foucault, ci ha insospettiti su questi polverosi termini d’autorità (“autore”, “autrice”, persino “autografo” sia nel senso paparazzesco che in quello filologico), mostrandoci che si tratta di trappole autoritarie appunto, d’inganni s



