È uno dei tè con la lavorazione più complessa. Acquista sapore con il passare del tempo e da invecchiato può diventare costosissimo. La storia dell’intensa speculazione di cui è stato oggetto nei primi anni Duemila racconta una sfaccettatura del boom economico cinese
Fra tutti i tipi di tè esistenti, il pu’er è uno dei più complessi: sia per la degustazione, che richiede un certo livello di pratica per abituarsi ad apprezzare le sue sfumature di sapore, sia perché è uno dei rarissimi tè che possono essere invecchiati, e che acquisiscono sapori sempre più complessi col passare del tempo. I tipi principali di pu’er sono due: c’è il sheng cha, ovvero il tè “crudo”, non sottoposto a un processo di post-fermentazione. E c’è il shu cha, il pu’er “cotto”, più scu



