Storia di Buck, vecchio e bastardo, che pattugliava il giardino come fosse un regno, mentre noi, dentro e fuori quelle mura, imparavamo a restare e a perdere
- Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani, sullo sfogliatore online e in edicola.
La casa la teneva in piedi il cane. Era un cane vecchio, bastardo: le orecchie flosce di un pastore tedesco non riuscito. La pattugliava, e l’aveva pattugliata, durante tutte le stagioni che la casa aveva visto; la neve degli inverni rigidi di quella zona dell’Italia settentrionale, le estati umide e calde da cui solo nella casa si trovava rifugio. Le stagioni in cui era stata abitata tanto e chiassosamente, e la terra coltivata; quando i topi si infilavano in cantina, fiduciosi com’erano dell’o



