Risposta a Piergiorgio Odifreddi

La forza dello stile di Dante non può essere contraffatta

  • Mentre riconosco le competenze di Odifreddi, posso dire, da studioso di Dante, che sulla questione degli ultimi canti del Paradiso non ha centrato il bersaglio.

  • L’idea secondo la quale un progressivo irrigidimento ideologico sia riconoscibile soprattutto nel finale della terza cantica, e che questo possa essere attribuito al fatto che i tredici canti conclusivi sarebbero stati scritti dai figli del poeta, è priva di ogni fondamento.

  • È però anche la manifestazione di un atteggiamento da cui dobbiamo guardarci: quello di credere che una semplice lettura di un testo pluristratificato come quello di Dante basti a un interprete di oggi a capire tutto.

Ho sempre seguito con interesse i volumi di Piergiorgio Odifreddi, specie sul versante della divulgazione scientifica, e addirittura, molti anni fa, abbiamo tenuto un seminario per le scuole su letteratura e matematica, lavorando su Calvino, l’Oulipo e l’arte combinatoria, e seguendo un’idea di opera artistica non ingessata o sublime, bensì dinamica e ironica. Mentre riconosco le competenze di Odifreddi, posso dire, da studioso di Dante, che sulla questione degli ultimi canti del Paradiso non

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