Cultura

La memoria dell’8 settembre è stata inghiottita dalla retorica

L’Italia non ha mai fatto i conti con una data complicata, nascosta dal passaggio dalla parte giusta della guerra. Si è lasciato che il fascismo restasse a covare come brace, riducendo in cenere la memoria delle lotte passate

Ci sono date nella storia, come nella vita, che segnano delle biforcazioni, dei punti di non ritorno oltre il quale il cammino diviene irreversibile: l’8 settembre è uno di questi. Ottant’anni fa prese il via una nuova fase della guerra e se il fascismo sopravvisse, sotto nuove spoglie, per non sparire più, fu anche in ragione delle scelte e degli eventi che videro nell’8 settembre 1943 il loro momento “clou”. Quel giorno segnò, è vero, “l’inizio della Resistenza”, ma se ciò accadde fu anche

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