Cultura

La pandemia sta uccidendo anche la ricerca storica

(AP Images)
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La chiusura di biblioteche e archivi ha reso quasi impossibile il lavoro degli storici, che hanno sottoscritto un appello per chiederne la riapertura: tra i colpiti, anche chi studia le conseguenze sociali ed economiche delle grandi pestilenze del passato

  • Giulia Zornetta è una ricercatrice in Scienze Storiche, ma è anche tra i redattori dell’Appello per la continuità di apertura di archivi e biblioteche.
  • Lei e i suoi colleghi mi hanno raccontato le ragioni di una petizione che ha già raccolto oltre tremila firme, tra cui quelle di Carlo Ginzburg e Alessandro Barbero.
  • L’ultimo Dpcm annuncia la chiusura di «musei e altri istituti di cultura» coinvolgendo, in questo, e nuovamente, anche archivi e biblioteche; ma lascia aperti i laboratori scientifici, in quanto luoghi di ricerca, non considerando che archivi e biblioteche sono i laboratori della ricerca umanistica.

Anni fa, una studentessa di Storia dell’Alto Medioevo, mi disse che i Longobardi erano la cosa più bella che le aveva dato la vita. Era una battuta di cui ridere insieme, certo, ma la passione che anima chi decide di perseguire il più alto livello di istruzione - il dottorato - è autentica e oggi  minacciata dalla chiusura di biblioteche e archivi di stato. Giulia Zornetta, la studentessa di ieri, è oggi tra i ricercatori in Scienze Storiche che hanno redatto l’Appello per la continuità di apert

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