-
Il 2021 segna il centenario della nascita di Andrea Zanzotto, poeta veneto, nato a Pieve di Soligo nel 1921. L’opera di Zanzotto dimostra, immersa nell’epoca della crisi ecologica, tutta la sua attualità nella denuncia dei disastri ambientali.
-
I versi poetici di Zanzotto evocano la natura della “selva” della tradizione boscosa, una natura incontaminata senza l’impronta più nefasta dell’uomo, una giungla verbale, una terra desolata frammentata in infinite ere geologiche e sedimenti.
-
Zanzotto è stato uno dei primi autori italiani a sentire la pressione del “megatempo”, il tempo grande, geologico e macrostorico che pulsa sotto le apparenze della cronaca e sotto la pelle di ciò che vediamo: dalla catastrofe climatica attuale, agli aspetti più negativi della globalizzazione.
Il 2021 segna il centenario della nascita di Andrea Zanzotto, poeta veneto, nato a Pieve di Soligo (Treviso) nel 1921. L’opera di Zanzotto dimostra, immersa nell’epoca della crisi ecologica, tutta la sua attualità nella denuncia dei disastri ambientali. Definito da Gianfranco Contini il più importante poeta italiano dopo Montale, Zanzotto farà il “professore di provincia”, come amerà definirsi, e non si allontanerà mai davvero dal suo territorio: il Montello, area in provincia di Treviso cara



