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La sociologia del picnic. Mangiare fuori dalla routine è l’unico vero divertimento

La novità del come rende meno rilevante il cosa o dove si mangia: nonostante l’offerta di cestini più o meno lussuosi, il cibo non è il fulcro dell’evento, come non lo è il contesto naturale, per quanto ormai diffuso

Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola

I picnic esistono dall’antichità, come dimostrano dipinti e opere letterarie. Ci sono voluti secoli, tuttavia, perché acquisissero tale nome, e «perché quello che per noi è un rituale decorosamente en plein air, diventasse tanto bucolico quanto innocente», spiega Alexander Lee, studioso del Centre for the study of the Renaissance dell’università inglese di Warwick. Una parola misteriosa L’origine stessa della parola “picnic” è un mistero. La radice francese potrebbe derivare dal verbo piquer (

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