«Sono scrittori, persone divertenti».

«Non mi azzarderei a mettere nella stessa frase il sostantivo scrittori e l’aggettivo divertenti».

Pesco questa perla a pagina 29 del nuovo romanzo di Antonio Manzini, Vecchie conoscenze, pubblicato da Sellerio. Novità che conquista la vetta della classifica dei libri più venduti. Di carta e in ebook. Battendo oltre ai leoni di Sicilia di Stefania Auci, che occupa due posizioni in top ten, al terzo posto e al decimo, con i due libri della sua saga dei Florio, anche la classifica della rottura di coglioni, direbbe il vicequestore Rocco Schiavone, dello sciopero della Città dei libri, il magazzino di Stradella che ne aveva impedito la distribuzione.

La storia prevede l’omicidio di una storica dell’arte, nella cui casa, tappezzata di libri, l’anatomopatologo Fumagalli, che di libri se ne intende, individua leccornie bibliofile come le prose di Pietro Bembo, stampa del 1745 e una storia italiana di Guicciardini del 1824. È un libro molto divertente, il decimo della serie con Rocco Schiavone iniziata con Pista nera nel 2013. Manzini, che sceneggia anche la serie tv che ne deriva, lavora moltissimo. Prolifico come Camilleri, divertente come Andrea Vitali, cristallino come Elena Ferrante, Manzini è uno dei più bravi narratori italiani. Scrive anche romanzi satirici, sfottendo il mondo dell’editoria e il cinismo dell’industria culturale che aspira a portare i libri in cima alla classifica. E con lui ci si diverte, ci si commuove e suspense fino alla fine. Con la padronanza degli intrecci di chi è maestro delle storie. Questa volta uno sconvolgente ritorno proveniente dal passato trasforma in spettri le vecchie care conoscenze. Un Rocco Schiavone forse più solo, a momenti autocritico, che si sorprende quasi a pentirsi della propria scorza di durezza: forse perché aleggia dappertutto un’invitante allusione alla forza emancipatrice dell’amore. Amore di qualunque tipo.

Il corso d’inglese

Al secondo posto entra di botto Norma Cerletti. Con un libro imprevedibile e molto originale: un corso d’inglese, un po’ grammatica, un po’ giochi idiomatici. Normal english edito da Mondadori.

Inserita da Forbes nella lista “Top 100 talenti sotto i trent’anni che stanno cambiando il mondo”, Norma è nata a Milano nel 1992. La sua storia inizia durante il quarto anno del liceo, quando frequenta una scuola negli Stati Uniti dove si diplomerà, imparando così l’inglese con un perfetto accento americano. Nel 2020, dopo aver insegnato in varie scuole di lingua, crea Norma’s Teaching, aprendo i suoi canali social dove propone un metodo innovativo per imparare l’inglese: fast, fun and fantastic. Uno dei suoi format più popolari sono i mini corsi settimanali, il metodo “Pronunci-YAY-tion” è diventato il corso numero uno in Italia per la pronuncia.

Questo account social, in soli sei mesi, ha reso l’apprendimento della lingua inglese un fenomeno digitale in Italia, con numeri come 373mila follower su TikTok e 669mila su Instagram. Cerletti ha utilizzato al massimo le potenzialità di questi strumenti, usando video, challenge, repost, unendo al tutto la giocosità dei suoi corsi.

A proposito di giochi: arriva in classifica anche il Quaderno di compiti delle vacanze per adulti di Blackie edizioni, che già l’estate scorsa ha avuto grade successo: 150 esercizi detox per la mente e riforestanti per il cervello. Basta una matita.

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