La filosofa americana scomparsa a settembre ha passato una vita a diagnosticare i conflitti invece che risolverli. Nel dominio della volontà ha cercato altre strade verso il bene. Una prospettiva di cui fare tesoro in questo tempo incerto
- A settembre è scomparsa Amélie Oksenberg Rorty, filosofa americana di origine ebrea polacca, che ha dato contributi importanti alla filosofia della mente, all’etica e alla storia della filosofia
- Amélie Rorty diagnosticava i conflitti invece che risolverli. È giunta a teorizzare la fertilità dell’atteggiamento ambivalente nella pratica deliberativa
- Nell’attuale stato prolungato di incertezza le sue virtù civiche rappresentano una preziosa eredità: non ci consegnano alla rassegnazione verso un futuro compromesso, ma aprono nuovi scenari deliberativi e collaborativi, puntando su risorse condivise finora inesplorate