Cultura

L’ambivalenza come virtù. La lezione di Amélie Rorty

Amélie Oksenberg Rorty è nata in Belgio nel 1932 da una famiglia ebrea polacca. A Yale ha conosciuto e sposato il filosofo Richard Rorty.\\u00A0È morta il 18 settembre di quest'anno
Amélie Oksenberg Rorty è nata in Belgio nel 1932 da una famiglia ebrea polacca. A Yale ha conosciuto e sposato il filosofo Richard Rorty. È morta il 18 settembre di quest'anno

La filosofa americana scomparsa a settembre ha passato una vita a diagnosticare i conflitti invece che risolverli. Nel dominio della volontà ha cercato altre strade verso il bene. Una prospettiva di cui fare tesoro in questo tempo incerto

  • A settembre è scomparsa Amélie Oksenberg Rorty, filosofa americana di origine ebrea polacca, che ha dato contributi importanti alla filosofia della mente, all’etica e alla storia della filosofia
  • Amélie Rorty diagnosticava i conflitti invece che risolverli. È giunta a teorizzare la fertilità dell’atteggiamento ambivalente nella pratica deliberativa
  • Nell’attuale stato prolungato di incertezza le sue virtù civiche rappresentano una preziosa eredità: non ci consegnano alla rassegnazione verso un futuro compromesso, ma aprono nuovi scenari deliberativi e collaborativi, puntando su risorse condivise finora inesplorate

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