Nella vita dei lettori si avvicendano delle fasi più o meno sempre riconoscibili. Leggere, dimenticare e ritrovare Pier Vittorio Tondelli ci aiuta a comprendere fino in fondo lo scrittore, che racconta una solitudine capace di liberare
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Nella vita di un lettore si avvicendano fasi tutto sommato riconoscibili. C’è il momento dell’avventura, di solito coincidente con l’infanzia, quando la letteratura è soprattutto un bosco in cui meravigliarsi a fronte di spericolate prodezze. Si attraversano fiabe, fumetti, mondi fantastici, si uccidono mostri e si torna tutti interi. Viene poi il tempo dell’estasi e del margine, in cui il lettore scopre banalmente che il bosco è diventato una strada, e con la strada vengono gli innamoramenti, l



