Il pittore inglese ha intrapreso una delle strade più difficili per un artista: dipingere quadri che si muovono nel solco della tradizione paesaggistica prenovecentesca lasciando avvertire la loro attualità. Realizzate con lo smalto da modellismo, le sue opere raccontano dell’essere umano senza mostrarlo, attraverso le tracce del suo passaggio
- Dipinti con smalti da modellismo, i suoi paesaggi raccontano dell’essere umano senza mostrarlo, attraverso le tracce del suo passaggio e dello scorrere del tempo.
Anche la natura agisce e lascia tracce: foglie per terra, strade bagnate di pioggia, cieli infuocati dalla discesa del sole oltre l’orizzonte. Non c’è niente che possa definirsi “bello” ma anche nulla che non appaia significativo per chi coglie il senso di precarietà, instabilità, continua decadenza di queste aree periferiche.
«Uso la pittura come un mezzo per insinuarmi nell’immagine e catturare qualcosa. Non mi dispiace pensare a me stesso come a un manipolatore dell’immagine».