Si è parlato molto dell’ansia dei ragazzi, di come dopo la pandemia siano aumentati i disturbi psichici, di un generale infragilimento di una generazione. Ma nella gamma delle cause di questa crisi, e nel dibattito su come affrontarla, la questione della valutazione non è mai considerata centrale.
Da qualche anno ogni prima volta che metto piede in una classe, che sia la mia che mi terrò per un anno intero, una supplenza di qualche ora, un laboratorio, chiedo – per conoscere chi ho davanti, e per provare a capire qualcosa della relazione educativa, magari brevissima, che costruiremo: che rapporto avete con la scuola? È una domanda piccola, ma forse per la semplice ragione che non viene posta spesso, genera una gragnuola di reazioni, anche se il senso della risposta è sempre lo stesso, e



