Le ceneri di Pirandello

Leonora addio, il film che racconta l’umorismo grottesco degli incidenti di percorso

Paolo Taviani sul set/foto di Umberto Montiroli
Paolo Taviani sul set/foto di Umberto Montiroli
  • Non occorre essere fini conoscitori di Luigi Pirandello per innamorarsi del film di Paolo Taviani che dal concorso della Berlinale arriva in Italia il 17 febbraio. Una pellicola anticonvenzionale, in cui viene mantenuto il titolo tratto da un racconto pirandelliano, benché in corso d’opera sia scomparsa dal film la scena che lo giustificava.
  • C’è la sostanza della visione pirandelliana del mondo senza ingombri intellettualistici ad appesantire il racconto e quell’ironia che Pirandello classificava come “il sentimento del contrario”.
  • Nessun riscatto attraverso il sarcasmo. È l’assurdo dell’esistenza che rende tutti vittime, anche l’omicida che rivive, secondo Taviani, «l’insanabile dolore dell’emigrato».

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