Cultura

La nostra letteratura è piena di classici queer, solo che non li conosciamo

Illustrazione di Marilena Nardi
Illustrazione di Marilena Nardi

La letteratura del secolo scorso ci permette di capire come le identità queer non siano artifici effimeri ma esperienze, esistenze sempre esistite, che solo lentamente sono riuscite ad autointerpretarsi, legittimarsi, rendersi visibili

  • “Queer” significa “storto”, “obliquo”, “che va contro la norma” e la tradizione letteraria italiana del Novecento, se percorsa con occhio accorto e curioso, si rivela piena di opere irrorate di spinte e visioni alternative sulle questioni sessuali e di genere.

  • Tuttavia pochi di noi ne sono consapevoli, dato che si tratta di testi quasi mai inclusi nelle antologie scolastiche e nei programmi universitari, oppure di testi interpretati e discussi depotenziandone la carica perturbante, eversiva.

  • Un’altra letteratura, un altro canone, perlomeno più ampio dell’attuale, è dunque possibile: aiuta bene a capirlo Canone ambiguo di Luca Starita.

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