Cultura

Ci sono autori che muoiono per vivere solo nei loro libri

  • C’è una scuola critica che vorrebbe cancellare le biografie degli scrittori per capire meglio le loro opere.

  • La critica di stampo strutturalista si opponeva a quei metodi di analisi che consideravano la biografia dell’autore come elemento fondamentale per la comprensione del testo.
  • Ma talvolta sono gli stessi autori a volersi nascondere dalla mondanità. Come fanno Kundera e McCarthy

Negli anni Settanta una parte della critica letteraria annunciava la “morte dell’autore”. Prendendo infatti in prestito il titolo di un famoso saggio di Roland Barthes, la critica di stampo strutturalista, interessata in maniera decisiva agli aspetti formali dell’opera, si opponeva a quei metodi di analisi che consideravano la biografia dell’autore come elemento fondamentale per la comprensione del testo, sancendone, appunto, la scomparsa. Non esiste quindi l’autore, esiste solo il testo, “et

Per continuare a leggere questo articolo