Cultura

L’intrattenimento televisivo al tempo del Covid

LaPresse GRM FOTO/RASERO GUBERTI
LaPresse GRM FOTO/RASERO GUBERTI
  • Esauriti, tra aprile e maggio, i programmi già pronti (col famoso avviso “registrato prima del Dpcm” eccetera), i maghi del palinsesto hanno dovuto porsi di fronte al dilemma: dimenticarsi del Covid o spettacolarizzarlo?
  • Gli occhi e l’attenzione di noi spettatori da casa sono cambiati: quando sullo schermo due persone si avvicinano, o si danno la mano, scatta spontanea la domanda «perché quelli possono toccarsi?».
  • Pure la tivù ci dice che non usciremo da questa pandemia né peggiori né migliori ma uguali; a meno che davvero non siamo entrati nel ‘pandemiocene’ e i virus diventino ricorrenti, nel qual caso mutare sarà obbligatorio.

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