Cultura

L’uomo è quell’essere che chiede all’intelligenza artificiale ciò che non può dare

Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Chomsky ha sfatato la «falsa promessa» di ChatGpt e dei servizi simili, ma il problema è proprio che la capacità di autoingannarsi è un tratto distintivo dell’umano. Lezioni di antropologia per investitori che scomettono su aspettative irragionevoli

  • Il linguista Noam Chomsky e i suoi colleghi Ian Roberts e Jeffrey Watumull sul New York Times hanno smascherato la «falsa promessa» di ChatGpt.
  • Il punto di Chomsky è che la macchina fa cose meravigliose, ma ha un limite qualitativo insormontabile: si limita a descrizione e predizione, senza raggiungere il livello della spiegazione.
  • Nell’ostinata volontà di pretendere dalla macchina ciò che non è in grado di dare c’è la traccia inconfondibile dell’umano. 

Il sommo linguista Noam Chomsky e i suoi colleghi Ian Roberts e Jeffrey Watumull sul New York Times hanno smascherato la «falsa promessa» di ChatGpt e degli altri sofisticati servizi linguistici che si muovono nell’ambito del machine learning, la regione del vasto mondo dell’intelligenza artificiale che sta attirando attenzioni clamorose e investimenti sconsiderati. Il punto di Chomsky è che la macchina fa cose meravigliose con tutta quella quantità di dati che elabora con rapidità ignota al

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